Franco Bechis per "Italia Oggi" scrive : Nel libro di Carlo Masi (Viva l'Italia) è riportata una ridicola e imbarazzante dichiarazione di Benito Mussolini all'agenzia americana Associated Press: «Sono contrario alla barba. Il fascismo è contro la barba. La barba è segno di decadenza, la barba viene di moda con l'incipiente declino della gloria imperiale. Il fascismo fu la giovinezza dei visi sbarbati di fresco. Io devo usare una lama ogni volta che mi rado perché non esistono ancora lamette capaci di resistere a più di una rasatura della mia barba. La migliore, per ora, è la Gillette». Era il 1926. Mussolini faceva il testimonial (volontario e ridicolo) di un prodotto Usa. In barba, è il caso di dirlo, alla futura autarchia.
Considerato che ogni tanto un giornale locale riporta la notizia che ''è morto il Tal dei tali, barbiere del duce'', si evince che Mussolini cambiava ogni giorno anche il rasatore ufficiale.
mercoledì 14 gennaio 2009
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